discutere la tesi in 10′

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come dare il meglio in poco tempo e fare bella figura

Che sia in presenza 🏛 o a distanza 🖥, la discussione della tesi di 🎓 è un momento decisivo nel percorso di studi universitari, che proprio con questa tappa si conclude. Andrebbe, pertanto, affrontato con estrema serietà e preparato in modo specifico. Aver scritto una buona tesi (qui le istruzioni per farlo) è, infatti, condizione necessaria ma non sufficiente per trarre il massimo profitto da questa esperienza.

Di seguito, alcuni suggerimenti 📝 basati sulla mia personale esperienza dall’altro lato della barricata 😅.

1. Trasforma la tua tesi

Il rapporto tra le pagine che hai scritto e il discorso (/le slide) che stai preparando è TRASFORMATIVO 🪄  . Mettiti cioè in testa che sei chiamat* a lavorare a un nuovo tipo di testo, che non è e NON DEVE ESSERE una mera riduzione in  🪜 di quello che hai scritto. Insomma, la discussione non si prepara col righello 📏 e col CTRL+C CTRL+V, bensì con l’astuzia 💡, quella vera.

2. disponiti a comunicare in modo appropriato

Per queste ragioni non andare a macchinetta 🏎 o di🏃‍♀️come ti stesse inseguendo un 👺. Non farai nulla di buono, se non mettere in bella mostra la tua 😰 ansia da prestazione. Che in parte è fisiologica, e salutare, ma non va esibita come un selfie 🤳 al 🌊. Anzi, più parlerai lentamente, dando prova di ragionare attivamente su quello che stai dicendo, più risulterai padrone di quanto dici. Ovviamente, se non stai dicendo ca***te…Ma questo dovrebbe già averlo verificato chi ti ha ✍🏾 autografato la tesi.

3. sii padron* del tuo tempo

Lo sai in anticipo di avere N minuti: pochi o tanti che siano, non crucciartene 😩, te l’han detto da prima di iniziare che sono quelli. Le tue energie 🔋 impiegale per sfruttare al meglio quanto ti è offerto, fino all’ultimo giro di 🕰, ma – possibilmente – non un minuto oltre.

4. allenati

Quindi allenati, e abituati a stare sotto di un 20%, ché quel giorno ansia, imprevisti, nonna 👵 , 📦🚚 e 🐩🦮 ce la metteranno tutta per distrarti e farti perdere del tempo prezioso. 

5. STRUTTURA LA PRESENTAZIONE IN MODO STRATEGICO

Non sei costrett* a seguire meccanicamente lo stesso ordine degli argomenti che si ritrova nello scritto. È però buona norma strutturare le parti così (in % di tempo sul totale): 

5-10% INTRO: giustifica scientificamente l’interesse per l’argomento (mi piaceva non è abbastanza scientifico; questo ho trovato da comprare è ammissione di reato…😁);

10% STATO dell’arte teorico/empirico: difendi la congruità delle domande di ricerca alla base del lavoro;

20-25% METODOLOGIA: disegno, domande, tecniche, dati, limiti).

❌🚨no metodo no PARTY DI LAUREA 🚨👁

30-35% RISULTATI più interessanti: quindi anche quelli che non sostengono la tua tesi, o che smentiscono alcune ipotesi formulate in avvio. Discuti i dati, quali o quantitativi che siano, in modo distaccato e non ingenuo, cioè non presentarli come fossero divinamente auto-esplicativi, né spacciali con l’ostentazione di Andrea Scanzi che parla di se stesso

10-15% DISCUSSIONE: tira le fila, rimarca che c’è molto spazio per futuri approfondimenti e miglioramenti, perché il tuo lavoro HA DEI LIMITI, apri a domande e commenti.

6. offri la migliore rappresentazione possibile di chi sei

Poiché l’obiettivo della discussione è quello di fare la MIGLIORE IMPRESSIONE possibile su chi non ti conosce o non ha letto la tesi, evita banalità facilmente recuperabili su Wikipedia (es. Google nasce nel…), NON OFFRIRE GIUDIZI NÈ PERORAZIONI (si dovrebbe, quello che deve essere fatto, ecc.), non ripetere a memoria a meno che tu non abbia scritto un poema che Dante e Leopardi scansatevi proprio.

7. LE DOMANDE DELLA COMMISSIONE SONO UNA MANNA

Non essere timoros* di ricevere domande, anzi, di norma è un buon segno. Considera, infine, che nessuno più di te dovrebbe essere competente di quello che hai scelto di approfondire…o no?

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By Giuseppe

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