Come fare una tesi di laurea

C

NORME GENERALI

1. È severamente vietato adottare comportamenti fraudolenti, in particolar modo si ricorda che sono configurabili come plagio tutte quelle azioni volte, anche implicitamente, a far apparire come propri(e) idee/dati/grafici/immagini parti di testo espresse/raccolti/redatte da altri autori, senza citare adeguatamente le fonti.

2. Salvo esplicita autorizzazione, non è ammesso in alcun modo impiegare come materiale bibliografico tesine, tesi, report, wiki et similia, siano essi reperibili in forma cartacea o digitale, salvo il/la tesista non sia in grado di dimostrare in modo certo la paternità intellettuale dell’opera. L’uso di appunti, tesi o altri prodotti scaricati gratuitamente o a pagamento (sic!) da siti come tesionline, scuola.net ecc. è SEVERAMENTE PROIBITO (vi scopro, fidatevi, è già successo e non è stato piacevole. Per lo studente).

2bis. La scoperta di comportamenti fraudolenti nell’uso delle fonti, oltre alle sanzioni previste dalle norme di ateneo e dal codice penale, comporta l’interruzione immediata del rapporto col docente, che, affranto, si domanderà dove ha sbagliato e perché non sia stato sufficiente redarguirvi con largo anticipo facendovi leggere questo documento…

2ter. Ogni aspirante tesista deve, prima di cominciare il lavoro, prendere confidenza con la metodologia della ricerca (nella malaugurata ma frequente ipotesi che non abbia avuto occasione di farlo prima). Ciò significa leggere, e possibilmente avere sufficiente conoscenza, dei seguenti testi:

Corbetta, Metodologia e tecniche della ricerca sociale, Il Mulino, qualsiasi edizione

Cardano, 2011, La ricerca Qualitativa, Il Mulino

Tipaldo, 2014, L’analisi del contenuto e i mass media, Il Mulino

Yin, 2003, Case study research. Design and methods, Thousand Oaks, London, New Delhi, Sage Publications

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