Come fare una tesi di laurea

C

Sezione vi – formattazione

13. Formattazioni con margini superiori ai 3/3,5 cm per lato, font superiore al 12 e interlinea > 1,5 sono poetici. Ma poiché Ungaretti era e resta inimitabile, vi assicuro che starete come d’autunno sugli alberi le foglie. Meglio evitare.

13bis. Avete mai letto un manuale durante la vostra carriera universitaria? Se avete studiato su appunti di appunti di appunti o scaricato riassunti di riassunti di riassunti (magari pure pagando) avete un problema bello grosso. E io lo vedrò dalla vostra incapacità di

  • scrivere i titoli a ogni inizio capitolo in font maggiore di quello del testo e in bold
  • numerare ogni capitolo
  • scrivere i paragrafi e numerarli
  • mettere i numeri di pagina
  • impostare adeguatamente gli spazi tra titoli di capitoli e l’inizio dei paragrafi, in modo da avere pagine ordinate e piacevoli da leggere
  • usare le interruzioni di pagina tra un capitolo e l’altro.

13ter. Tabelle: di norma in corpo più piccolo, in formato compattato e leggibile a colpo d’occhio. Devono comunicare in modo immediato e avere una titolazione.
Esempio così:

14. Altri aspetti formali della stesura:
14.1 usare il trattino quando si vogliono separare due parole, in questo caso tra parola e trattino non ci sarà spazio: esempio:tecnico-scientifico;
14.2 invece per gli incisi nelle frasi utilizzare il trattino spaziato prima e dopo (quello lungo);
14.3 quando viene inserito nel testo un numero di nota in apice, di norma prima compare il numero di nota, poi il segno di punteggiatura;
14.4 in caso di citazione da un testo, usare «», prima chiudere le virgolette poi inserire il segno di punteggiatura;
14.5 di norma non introdurre parole sottolineate né parole tutte maiuscole. Per enfatizzare parole e concetti utilizzare il corsivo e non il bold. Si consiglia di essere parchi con questo genere di enfatizzazioni per evitare di appesantire la grafica;
14.6 bibliografia finale di norma in corpo più piccolo del resto del testo, in ordine prima alfabetico per cognome e poi anche cronologico (quando ci sono più testi dello stesso autore, prima si cita quello meno recente e poi via via gli altri);
14.7 elencazioni in punti: quando l’elencazione è preceduta da una frase che finisce con due punti, fare minuscola la prima parola di ogni punto (se non è un nome proprio) e mettere il punto e virgola dopo l’ultima parola di ogni singolo punto. Quando invece la frase che precede l’elencazione finisce con il punto, fare maiuscola l’iniziale della prima parola e mettere il punto dopo l’ultima parola;
14.8 se compaiono parole straniere non comuni nel vocabolario italiano, vanno di norma digitate in corsivo e declinate al plurale (se occorre) e secondo la grammatica della lingua originale: es. organizations, issues e non organizations, issues. Quelle comuni si lasciano piane e sempre al singolare;
14.9 non si usano espressioni quali è ovvio, ovviamente perché se una cosa è ovvia non deve comparire in un saggio;
14.10 verificare l’uniformità di scrittura di termini ricorrenti e specifici del lavoro;
14.11 verificare le corrispondenze indice-testo e la numerazione di pagina.

15. Nomenclatura:
15.1Le denominazioni dei libri, quotidiani e delle emittenti televisive vanno inserite in corsivo: es. Telecolore, Teleumbria, la Repubblica, Il Giornale di Napoli.
15.2 I nomi delle trasmissioni televisive vanno indicati tra virgolette: es. “Conto alla rovescia”, “Braccio di ferro”. Stessa cosa per le marche di rubricazione dei quotidiani.
15.3 I nomi delle reti e testate vanno posti in corsivo TG1, Rete4, ecc.
15.4 In corsivo le espressioni latine, come in primis, mutatis mutandis, ex novo, a contrario, ibidem, passim. Stessa regola si segue per le parole e locuzioni di altre lingue.
– I nomi dei partiti politici vanno inseriti in tondo (es. Popolo delle Libertà, Partito Democratico), senza puntini e con la sola prima lettera in maiuscolo se si tratta di sigle (Pds, Psi, Ppi, Pdl, Fli, ecc.); nel caso di denominazioni scritte per esteso, va scritta in maiuscolo solamente la prima parola (es.: Rifondazione comunista, Partito popolare).
15.5 Titoli di paragrafo in grassetto, numerati (es. 4.), senza rientranza. Titoli di sottoparagrafi in tondo, numerati (es. 4.1 ) senza rientranza. I capoversi dei paragrafi devono avere la rientranza.

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